Niente di vero tranne gli occhi


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ThrillerMagazine
«Questore»
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MessaggioInviato: Sab 11 Dic, 2004 6:49 pm    Oggetto: Niente di vero tranne gli occhi   

Niente di vero tranne gli occhi

Leggi la recensione.
ema
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MessaggioInviato: Sab 11 Dic, 2004 6:49 pm    Oggetto: Troppo buono   

Non ho letto Io uccido, ma questo secondo romanzo è stata una delusione. E sia chiaro, non perché mi piace sparare a zero, ma perché ho trovato una drammatica serie di copia/incolla di idee prese qua e là. Ok non essere originali, ma l'esagerazione dà fastidio... Di suo Faletti ci mette solo uno stile che trovo mediocre, tutto il resto non è farina del suo sacco. La sua fortuna (che spiega i pareri positivi di molti e il numero di copie molto al di sopra di quello che la qualità meriterebbe) è che i suoi thriller li leggono tutte quelle persone che non leggono thriller abitualmente. Questo, sia chiaro, è anche un grosso merito.
Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato cazzo di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso… Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. (Mr. Blonde)
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MessaggioInviato: Sab 11 Dic, 2004 6:56 pm    Oggetto:   

Se può dirsi merito sdoganare un genere con un prodotto mediocre... D'altro canto, in un'ottica più ampia, potrebbe essere un po' come perdere una battaglia per vincere la guerra, e penso che questo fosse il significato del tuo giudizio. Però mi rattrista vedere incensato un romanzo insignificante a scapito di una nobile tradizione...

A volte, non è solo questione di gusti.

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ema
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MessaggioInviato: Sab 11 Dic, 2004 7:57 pm    Oggetto:   

No, forse mi sono espresso male. Quello che ritengo un merito è che Faletti abbia portato, con Io uccido, un genere a chi non lo legge abitualmente (questo spiega l'enormità delle vendite). I giudizi più entusiasti sono arrivati da chi non conosceva il thriller e ha comprato il romanzo solo per curiosità. "Vediamo cosa ha scritto Faletti". Così ha scoperto che il thriller può anche regalare buoni romanzi (cosa che probabilmente escludeva a priori) e magari se ne è comprato anche qualche altro. D'altronde si inizia sempre così, no? Io avevo un amico fanatico di Stephen King che mi costrinse letteralmente a leggere un suo romanzo. Io divorai quello e altri venti e nel frattempo mi sono interessato al genere e ho letto altri autori horror. Questo è stato un merito di King, Faletti ha fatto la stessa cosa con un bel po' di gente.
Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato cazzo di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso… Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. (Mr. Blonde)
metalupo
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MessaggioInviato: Dom 12 Dic, 2004 12:50 am    Oggetto: Re: Troppo buono   

ema ha scritto:
è che i suoi thriller li leggono tutte quelle persone che non leggono thriller abitualmente. Questo, sia chiaro, è anche un grosso merito.


Non credo valga granché come merito. Non da gran frutto, intendo. Quel tipo di persone, finito Faletti passa al prossimo in lista dei best-seller TopTen. Thriller o non thriller.
MagicamenteMe
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MessaggioInviato: Lun 13 Dic, 2004 2:33 pm    Oggetto: Re: Troppo buono   

metalupo ha scritto:
Non credo valga granché come merito. Non da gran frutto, intendo. Quel tipo di persone, finito Faletti passa al prossimo in lista dei best-seller TopTen. Thriller o non thriller.


O cacchio.
Mi sono resa conto di aver letto il primo e il secondo libro della top ten dei best-seller.
Ho paura che la prossima cosa che leggerò sarà Bruno Vespa. Roba da Horror Magazine
E io?
Io uccido!
virae
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MessaggioInviato: Lun 13 Dic, 2004 6:02 pm    Oggetto:   


Io ho letto Io uccido e ho iniziato Niente di vero.
Ho apprezzato il primo e sto apprezzando il secondo ma, come dice Ema, sono una neofita del genere: in genere non mi piace leggere trhiller, preferisco guardarli.
Forse è per questo che mi è piaciuto, non so.
MagicamenteMe
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MessaggioInviato: Lun 13 Dic, 2004 6:25 pm    Oggetto:   

virae ha scritto:

Forse è per questo che mi è piaciuto, non so.


Non credo che il fatto che ti sia piaciuto dipenda o meno dalla tua conoscenza o scarza conoscenza del genere. E' solo una questione di gusti. Magari un capolavoro della letteratura gialla o noir potrebbe non piacerti. Per esempio a me non piace Montalban. E' solo una questione gusti. E non c'è un gusto sbagliato o uno giusto. E' una questione soggettiva.
Io sono cresciuta con il giallo classico alla Agatha Cristhie [abbiate pazienza non sono portata per i nomi], ma allo stesso modo ho trovato godibile.
Non ci faremo mica intimidire da quelli lì. sono dei criticoni, loro. Wink
E io?
Io uccido!
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«Macchina di Rube Goldberg» Macchina di Rube Goldberg
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MessaggioInviato: Lun 13 Dic, 2004 7:36 pm    Oggetto:   

Una precisazione: un libro può piacere o meno, questa è una questione di gusti, di sensibilità e di passione. Magari al lettore che si avvicina ad un genere un libro piace perché colpisce determinate corde e il lettore, senza smascherare le magagne sottese, si lascia afferrare dagli aspetti positivi dell'opera, sorvolando sulle banalità. Il lettore onnivoro e smaliziato è invece più propenso a cogliere le negatività di uno stile, un meccanismo, una struttura narrativa o una storia, e anche in questo non c'è niente di male perché chissà quanti libri gli hanno fatto perdere tempo e pazienza con le loro banalità.

Ciò detto, credo sia indiscutibile la distinzione tra il valore soggettivo e oggettivo di un libro. Ma questa è una questione che da sempre si dipana attorno alla critica e alle opere d'arte, di qualunque natura, quindi non sarò io a spendere ulteriori inutili parole sulla faccenda.

Quello che volevo dire è che se un lettore legge Faletti e gli piace, non ho niente da recriminare. Però se un lettore legge Faletti e pensa che quello sia il culmine della letteratura noir o tout-court (come mirabilmente argomentava pochi giorni fa Iva Zanicchi, non ricordo dove, forse era Quelli che il calcio... Rolling Eyes ) allora mi girano le palle. Perché se proprio si vuole fare critica o opinione si dovrebbe perlomeno conoscere Hammett o Chandler, sennò il gioco perde credibilità.

Cordialmente,
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Fulvio
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MessaggioInviato: Mer 15 Dic, 2004 10:52 am    Oggetto:   

ema ha scritto:
Quello che ritengo un merito è che Faletti abbia portato, con Io uccido, un genere a chi non lo legge abitualmente


Se i libri soli sugli scaffali soffrono di solitudine, le copie di Io uccido la patiscono parecchio... Laughing

Uscita demente a parte, davvero mi è capitato di vedere il primo libro di Faletti sugli scaffali di gente che aveva al massimo i libri di scuola. La speranza è che attacchi a questa gente il vizio della lettura...
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MessaggioInviato: Mer 15 Dic, 2004 1:22 pm    Oggetto:   

Sul "fenomeno" Faletti abbiamo discusso tantissimo in un altro forum.
Io non ho letto i libri, nè il primo nè il secondo, e non lo faccio per "snobbismo" letterario, bensì perchè di Io uccido ho letto solo i primi capitoli e quello stile semplicemente non mi ha preso, è una questione di gusti, lo so e meno male che è così, giova a tutto il settore. Ma da quella discussione è emersa una grande verità. Gente che non leggeva, grazie a quei libri si è avvicinata a un genere, ha preso un libro in mano, lo ha acquistato e lo ha sfogliato.
Allora dovremmo fare un altro discorso: che ben vengano questi testi qui, perchè è grazie alle loro vendite esagerate che le case editrici riescono a pubblicare altre cose, che hanno sicuramente meno mercato, ma che almeno non restano chiuse in un cassetto.
E' una spinta per tutto il settore, ed è una questione di tempi. Quando la gente viene presa da un genere, prima o poi compie un salto più in là e comincia a leggere un po' di più e comincia a comprare un po' di più. Il gusto si affina e si scelgono testi sempre un po' migliori. Sicuramente è questa la speranza di chi scrive e di chi si trova a lottare nel mercato letterario.
"L'uomo è certamente pazzo. Non è in grado di realizzare neanche una briciola, anche se ha fatto dei a dozzine."
MagicamenteMe
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MessaggioInviato: Gio 16 Dic, 2004 8:10 am    Oggetto:   

header ha scritto:
Gente che non leggeva, grazie a quei libri si è avvicinata a un genere, ha preso un libro in mano, lo ha acquistato e lo ha sfogliato.


A livelli infinitamente minori è lo stesso discorso che vale per Harry Potter. Può piacere o meno, ma ha avvicinato tante persone alla lettura. E scusate se è poco Wink
Poi magari il libro in se è una ciofeca.
A me Faletti è piaciuto, ma non nego che ci siano scopiazzature qui e là, ma si può parlare di clichè nel giallo, come su FM si parla di clichè del Fantasy?
E io?
Io uccido!
Fulvio
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MessaggioInviato: Gio 16 Dic, 2004 10:46 am    Oggetto:   

Harry Potter è un prodotto che ha comunque una sua originalità, e la Rowling è una scrittrice. Faletti, con tutto il rispetto e l'amicizia, non è uno scrittore. La Rowling è al quinto e ancora non mostra la corda (e chissà quanto ha scritto prima di HP!), Faletti è già impantanato sul secondo...
dadal
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MessaggioInviato: Gio 16 Dic, 2004 5:12 pm    Oggetto:   

Fulvio, non posso che darti ragione Cool

Come sai, sono a metà di Io uccido e non è malaccio ( che l'abbia prosato lui o no, l'idea c'è...), ma Niente di vero... mi sà che ha toppato - come diceva un suo ( di Faletti )collega al Drive in.

Non ho trovato una recensione positiva sul romanzo e accostarlo ai Mainstream writers è un pò esagerato Laughing

Credo, tuttavia, che se avesse aspettato a pubblicare il secondo, magari con altre due o tre revisioni di idee, avrebbe nuovamente fatto centro.
Fulvio
«Macchina di Rube Goldberg» Macchina di Rube Goldberg
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MessaggioInviato: Gio 16 Dic, 2004 8:16 pm    Oggetto:   

Aaaaah! Signor governatore! Shocked Laughing

Si nomina Harry Potter e fai la tua comparsa anche di qua, eh? Wink
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