Autore |
Messaggio |
PatoGK
«Agente»
Messaggi: 77 Località : Alba Ingaunum
|
Inviato: Sab 04 Dic, 2004 12:42 pm Oggetto: I confini di Thriller Magazine |
|
|
Emh, avrei una domandina ... quali sono i confini di Thriller Magazine? Cioè mi spiego meglio, cosa intendiamo per esempio quando parliamo di Noir ? O di thriller ? O di hardboiled (che tra parentesi, io non sò che vuol dire ... ).
Chi è che ha voglia di dare una spiegazioni un po' chiara per un mulo un po' 'gnurant su quali generi di libri/film/telefilm si può parlare su codesto forum ? Grazie ... |
|
MagicamenteMe
«Agente scelto»
Messaggi: 195 Località : Motel Bates
|
Inviato: Sab 04 Dic, 2004 10:25 pm Oggetto: Re: I confini di Thriller Magazine |
|
|
PatoGK ha scritto: | Chi è che ha voglia di dare una spiegazioni un po' chiara per un mulo un po' 'gnurant su quali generi di libri/film/telefilm si può parlare su codesto forum ? Grazie ... |
Mi associo alla richiesta per evitare di finire immediatamente OT.
Grazie |
|
header
«Macchina di Rube Goldberg»
Messaggi: 26 Località : sicilia, catania
|
Inviato: Dom 05 Dic, 2004 1:21 pm Oggetto: |
|
|
"L'uomo è certamente pazzo. Non è in grado di realizzare neanche una briciola, anche se ha fatto dei a dozzine." |
|
X
«Macchina di Rube Goldberg»
|
Inviato: Dom 05 Dic, 2004 5:40 pm Oggetto: |
|
|
Senza pretese di esaustività , cerco di chiarire un po' le idee. Noir e thriller credo che siano accezioni piuttosto note a tutti: la prima fa riferimento a quella branca del poliziesco meno convenzionale del giallo classico che a differenza di quest'ultimo ha generalmente un punto di vista dal basso (quello del criminale o, in senso più lato, del perdente, il che lo apre anche a esponenti delle forze dell'ordine cinici o disillusi o consumati dalla loro professione) e offre una morale tipicamente scomoda, con accentuati risvolti sociali. Il thriller è sicuramente abbastanza chiaro a tutti, quindi non mi cimento in inutili definizioni.
Quanto all'hard-boiled, esso è generalmente riferito alla scuola americana del racconto poliziesco, quella di Raymond Chandler e Dashiell Hammett, per intenderci, la cui differenza dal noir è, almeno secondo la mia umile percezione di lettore, solo nel punto di vista: come accennavo sopra il noir privilegia la prospettiva del perdente, l'hard-boiled ha come figura centrale ancora un perdente, ma con il cerchio ristretto al poliziotto o, se preferite, al detective (che tipicamente è amante dell'alcol e delle donne e si adatta a convivere con il piombo...).
Se ho detto una caz..ta invito gli amministratori del forum a bandirmi a vita da queste pagine (vabbe' , a vita proprio no, magari per qualche giorno... ).
Un saluto,
X |
|
Garrett
«Macchina di Rube Goldberg»
|
Inviato: Dom 05 Dic, 2004 5:44 pm Oggetto: |
|
|
Mi pare che il tuo ragionamento stia in piedi.. |
|
PatoGK
«Agente»
Messaggi: 77 Località : Alba Ingaunum
|
Inviato: Dom 05 Dic, 2004 6:59 pm Oggetto: |
|
|
Anche a me pare un ragionamento sensato, grazie mister X |
|
OdhenMaul
«Agente»
Messaggi: 59 Località : Nato a Benevento, lavoro a Roma
|
Inviato: Lun 06 Dic, 2004 7:05 pm Oggetto: |
|
|
ma alora perché il termine "hard-boiled": bollito marcio? Forse fa riferimento ai poliziotti stufi del proprio lavoro e delle zozzerie che devono vedere ogni giorno? Urge una ricerca sulle frasi idiomatiche inglesi... |
|
|
Inviato: Lun 06 Dic, 2004 9:50 pm Oggetto: |
|
|
"Hard Boiled School"
harboiled come termine si usa per le uova ben cotte quando sono sode.
Hardboiled fu la scuola dei duri, insomma. Chandler scrisse in un saggio dal titolo ‘’La Semplice Arte del Delitto’’ che occorreva sottrarre il Delitto ai dilettanti e restituirlo agli addetti ai lavori ed indicava in Dashiell Hammett l’inventore di questo stile. Bisognava sottrarre il delitto ai salotti e riportarlo dove si commetteva: nelle strade.
"Noir"
Il noir, al contrario del giallo, si disinteressa delle regole positiviste che prevedono la risoluzione razionale di un enigma (chi ha commesso il delitto?) per privilegiare l'indagine di una realtà sregolata e violenta (perche' è stato commesso un delitto? in quale contesto?). Il termine noir Fu utilizzato per la prima volta da alcuni critici francesi parlando di film polizieschi americani. Per la Francia Noir è un po' come Giallo in Italia (che vogliono dire queste parole? solo i colori delle copertine dei libri, nere in Francia la Série Noire della Gallimard, gialle in Italia il giallo Mondadori). Noir ha il richiamo dell'atmosfera cupa, nera appunto. E oramai anche in Italia noir è abusato come termine. Pare che tutti scrivano noir. Per alcuni critici il noir non è un genere: la sua definizione non si basa su convenzioni che riguardano l'ambientazione e il conflitto, ma piuttosto su caratteristiche più sottili: il tono, l'umore, l'atmosfera. Noir ormai è un'etichetta elastica che può coprire tutte le storie violente, cupe e con persoÂnaggi centrali ambigui o negativi, spesso prive di lieto fine. Nel cinema il noir è un genere col quale si sono misurati quasi tutti i grandi autori (da Lang a Welles, da Truffaut a Scorsese, dai Coen a J.Woo ecc.) L'inquietudine, l'insicurezza, l'angoscia, fino all'incrocio con il mistery e la detective story. Nel noir si scandaglia il lato oscuro della mente, l'ipotesi preponderante è che possiamo essere tutti assassini. Al contrario del giallo classico il noir è privo di regole, nel noir si narra della caduta di un personaggio fino al fondo. Al noir non interessa chi ha commesso il delitto ma perché l'ha commesso e in che ambientazione. E' un'esperienza disturbante. Tra l'altro in Francia si usa più il termine Polar che Noir. Polar è un'espressione francese, contrazione tra literature e policier. E' diventato sinonimo di poliziesco. All'estero con il termine polar si intende comunemente il noir francese, per distinguerlo dal poliziesco americano, curiosamente chiamato noir.
"Thriller"
Il termine thriller in lingua inglese (quindi terra britannica e americana) indica semplicemente che l'obiettivo principale della narrazione è quello di creare suspense. Un brivido, un fremito. Può trattarsi di un "thriller", di un "giallo", "film o libro a sensazione", "poliziesco". L'interesse del lettore/spettatore è diviso tra la soluzione di un mistero e la tensione dell'azione.
In realtà i confini sono sottilissimi. E' una proliferazione di termini e significati che non fa altro che provocare la contaminazione di generi e sottogeneri. Crime fiction (narrazione di un atto criminale), hard boiled (in cui il protagonista è un duro), poliziesco (molto generico), medical thriller (nell'ambiente medico), procedural (in cui si seguono le indagini dal punto di vista tecnico scientifico o anche burocratico e di polizia), il thriller matematico, filosofico, informatico etc.
Più o meno. eh?
Il mio non vuole certo essere un saggio. |
|
X
«Macchina di Rube Goldberg»
|
Inviato: Mar 07 Dic, 2004 7:59 pm Oggetto: |
|
|
Mi inchino...
X |
|
OdhenMaul
«Agente»
Messaggi: 59 Località : Nato a Benevento, lavoro a Roma
|
Inviato: Mer 08 Dic, 2004 9:47 am Oggetto: |
|
|
Grassie Mauro, impagabile. |
|
|
|
|
Inviato: Ven 10 Dic, 2004 8:30 pm Oggetto: |
|
|
Il Police Procedural (uno dei principali autori di questo genere è Ed Mac Bain) dà risalto soprattutto alla ricostruzione dei metodi di investigazione e al punto di vista della Polizia. L'investigatore di solito è un poliziotto di professione, un funzionario di polizia. Addirittura, come nei romanzi di Ed McBain, un intero distretto di polizia (l'87°).
Le indagini quindi sono eseguite secondo le regole che seguirebbero veri poliziotti di un vero distretto, secondo le procedure realmente messe in atto dalle squadre investigative. |
|
|
|
|
Inviato: Sab 11 Dic, 2004 1:18 am Oggetto: |
|
|
Ma Mc Bain non ha inventato il police procedural
però gli ha conferito dignità letteraria
ed è lo scrittore che viene ricordato maggiormente per mole e qualità di scrittura |
|
|
|
|