"Quando avevo undici annI"


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Diego Di Dio
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MessaggioInviato: Gio 15 Lug, 2010 8:59 pm    Oggetto: "Quando avevo undici annI"   

Signori di Thriller Magazine,

è con grande piacere che v'informo dell'esordio antologico della nuova collana di PerroneLAB, "Undiciparole".

"Quando avevo undici anni", una raccolta di 17 racconti incentrati su quell'età di mezzo tra l'infanzia e l'adolescenza; una carrellata di vicende narrate da scrittori di diverse generazioni, a partire dagli undicenni negli anni '60 per finire a quelli degli anni '90. Uno spaccato dell'Italia di ieri e di oggi.

Allego il link del libro: http://perronelab.it/node/463

E anche quello del booktrailer: http://www.youtube.com/watch?v=WiOjmvD6yQc

Mi farebbe molto piacere se qualcuno acquistasse e commentasse questo libro, al quale tengo molto. Posso essere di parte, ma secondo me è bellissimo: i racconti sono tutti di ottimo livello, così come lo sono quelli dell'antologia successiva, ideale sequel della precedente, "Capace d'intendere e di volare" (in uscita a settembre).

Coloro che fossero interessati, possono scrivermi in privato e avere, immediatamente a casa loro, SENZA SPESE DI SPEDIZIONE, l'antologia con dedica personalizzata...E, in omaggio, una copia della rivista Narrazioni (con articoli, racconti, aforismi, inchieste, interviste, poesie)...


Io sono l'autore del racconto "Il ragazzo che sconfisse i lupi".

Qui un piccolo estratto:
<< Fu qualche tempo dopo che iniziò a nascere in me il mostro.
Convinceste una ragazza ad avvicinarmi e fare finta che io le piacessi. Non ero mai piaciuto a nessuno: ero goffo, impacciato, obeso, ridicolo. Maria, così si chiamava, mi diede confidenza, mi parlò come nessuna mi aveva mai parlato prima. In un paio di settimane, sfondò il muro di timidezza e diffidenza che avevo eretto attorno a me.
Un giorno mi invitò a fare una passeggiata per i giardinetti della scuola.
Eravamo da soli, di fronte al campo di basket abbandonato e fatiscente, e lei mi prese la mano. Fu in quel momento che usciste allo scoperto. Ricordo Argo che urlò:
– Porco, ma sei un porco!
Voi sbucaste da dietro le panchine, e mi lanciaste addosso dei palloncini pieni d’acqua. I gavettoni mi investirono in pieno. Maria si era alzata in tempo e adesso mi guardava, ridendo. Immobile, tremante e gocciolante, solo, di fronte al campetto di basket, e voi che vi rotolavate a terra dalle risate.
Me ne tornai a casa completamente bagnato.
In quel momento decisi una cosa. Un giorno, quando tutto fosse cambiato, mi sarei ricordato di voi, e vi avrei dimostrato che nella vita eravate voi i perdenti, non io. Ve lo avrei dimostrato: le cose sarebbero cambiate, e il mondo ci avrebbe giudicati diversamente.

Il mondo mi ha dato ragione.
Guardatevi adesso, in queste immagini che sembrano foto segnaletiche sul giornale, cosa siete diventati. Come vi siete ridotti. E vi dico che avreste vinto, se fossi diventato come voi. Mi avreste battuto se uno di voi avesse potuto gridare: “Bombolone è diventato cattivo. Abbiamo vinto noi”. Ma non avete ancora vinto.
Stamattina vinco io.>>

Diego Di Dio, Il ragazzo che sconfisse i lupi
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