Ciao Fabio.
Prima i due minidifetti di tessitura che mi pare vedere a prima rapida lettura in un tessuto che mi è piaciuto moltissimo. Accumulavo ansia di sapere e voler "girar pagina" a ogni dialogo del bimbo. Condivido l'opinione di chi ha scritto la presentazione. E' inquietante. E'
il crimine - orribile, ripugnante ancor più perché le vittime sono i piccoli -
c'è, eccome.
1) - Però?! - Il tono della madre non piace per niente a Daniele. Gli pare di avvertire una contrazione minacciosa celata nella domanda, pur cantilenata con aria accomodante, da genitore sereno e comprensivo. Quello che lei - Daniele non lo sa, o non vuole capirlo - purtroppo non è.
Ho percepito la presenza dell'autore in quel giudizio
esterno sulla madre (squallida Lady Macbeth, dello squallore che meritano i nostri tempi
) mentre per il resto del testo l'autore non esprime altri giudizi e la narrazione è "oggettiva". Proverò a rileggere per vedere se è una sensazione fallace.
2) Un refuso (a meno che io sia rimasta indietro con l'evoluzione della lingua): c'è un "menzoniera".
Come vedi due quisquilie. Il racconto mi è piaciuto moltissimo.
Enrica