I libri maledetti


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ThrillerMagazine
«Questore»
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MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2007 10:57 am    Oggetto: I libri maledetti   

I libri maledetti

Leggi l'articolo.
Spartaco Bertollini
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2007 10:58 am    Oggetto: E se........   

E se la Franzoni e la sua famiglia stessero "coprendo" un atto compiuto da un altro componente?
Davide aveva 7 anni mi pare. Tutto qui. Mi inquieta pensarlo ma.......
Spartaco Bertollini
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 02 Mag, 2007 11:10 am    Oggetto: E se........   

Desidero aggiungere alla mia, fose stupida, sensazione - ma in fondo tutti quelli che esprimono la propria personale opinione sul fatto - innocentisti e non - lo fanno sulla scorta di sensazioni e non su fatti certi - un articolo trovato su un sito di Psicopedagogia su cui, tra le altre cose, viene trattato anche questo argomento. In fondo basta scegliere un qualsiasi motore di ricerca e scrivere "la gelosia nei bambini" per leggere "un mondo".
Grazie


LA GELOSIA NEI BAMBINI

di Gloria Palermo - Psicopedagogista




All’interno delle famiglie, spesso, è nell’età compresa fra i due e i sei anni che si ha l’esperienza della nascita di un fratellino.
I cambiamenti che il bambino dovrà affrontare sono tanti e probabilmente per lui non sarà facile condividere con il nuovo arrivato sia l’affetto e l’amore per i genitori, che le cose più materiali.
Per condividere, il bambino deve sapere di essere profondamente amato dai genitori, che devono rassicurarlo, facendogli capire che gli vogliono bene anche se è pieno di sentimenti negativi. Questo rende fiducioso il bambino e sicuro del rapporto con i suoi genitori, aiutandolo ad accettare i propri sentimenti e ad integrare le emozioni contraddittorie.
La rabbia, la collera e gli altri sentimenti negativi sono comuni a noi tutti, eppure spesso vi è associato un senso di colpa. Se i genitori si arrabbiano e riescono a superare la collera, anche il bambino imparerà a gestire in modo positivo le proprie emozioni.
Con l’arrivo del nuovo nato molte famiglie hanno una storia simile da raccontare: il figlio maggiore che vuole dar via il fratellino, o riportarlo all’ospedale o che fa rumore per svegliare il più piccolo, ecc. Non è sempre facile dire no al suo desiderio di liberarsi del fratellino e fargli capire con fermezza, che adesso fa pare della vostra vita.
Diventa importante e fondamentale osservare il bambino, cercare di capire il suo punto di vista e aiutarlo a superare le difficoltà, senza partire dalla convinzione che, queste ultime, siano uguali alle vostre.
Gli aiuti ai genitori (e soprattutto alla madre) , in questo frangente, sono essenziali, siano essi di nonni, parenti o amici. Spesso gestire da soli le esigenze primitive e conflittuali del bambino è difficile e si rischia di essere sopraffatti.
L’obiettivo comune da raggiungere è quello di assicurare che ciascuno abbia il posto che gli spetta in famiglia e di insegnare al bambino a trovare un posto anche per gli altri nella sua vita, per prepararlo a condividere gli affetti e le cose, non solo a casa, ma anche in contesti diversi.
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