Ogni volta che un "libro falso" è divenuto reale, il risultato è stato o fallimentare o comunque molto al di sotto delle aspettative. Philip José Farmer scrisse "Venere sulla conchiglia", libro inventato da Vonnegut; Theodore Sturgeon scrisse "I, Libertine", libro inventato da un conduttore radiofonico, in entrambi i casi con risultati di gran lunga inferiori al successo ottenuto dai libri quando ancora non esistevano. Ma ci sono esempi più "illustri" e controversi: più d'uno si è cimentato nello scrivere il Necronomicon, con risultati sempre dimenticabili.
Il fatto è che un libro che non esiste è molto più affascinante di uno che esiste, perché può essere completato, addirittura scritto dalla fantasia del lettore.
In effetti l'unico "libro falso" divenuto reale con maggior successo è Wikipedia, enciclopedia nata come materializzazione della Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams, che a sua volta era nata come parodia dell'Enciclopedia Galattica di Isaac Asimov. Ma essendo un caso davvero particolare, possiamo dire che la regola rimane invariata: gli pseudobiblia devono rimanere "libri falsi", altrimenti perdono gran parte del loro fascino
Lucio