Un'epidemia diffusa


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ThrillerMagazine
«Questore»
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MessaggioInviato: Ven 06 Gen, 2006 11:42 am    Oggetto: Un'epidemia diffusa   

Un'epidemia diffusa

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violavilla
«Macchina di Rube Goldberg» Macchina di Rube Goldberg
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MessaggioInviato: Ven 06 Gen, 2006 11:42 am    Oggetto: Per C.Salvatori   

Il Professionismo deve rimanere per pochi eletti,giudicati da serie condizioni e uomini preposti a farle controllare....Ma chi controlla i controllori?
Complimenti alla Salvatori ,scrittrice in grado di far parlare i suoi personaggi come in un film o a teatro...Grazie per la tua scrittura visiva .

federico
«Ospite»

MessaggioInviato: Dom 08 Gen, 2006 4:07 pm    Oggetto: Dubbio   

cara Claudia,
da quello che scrivi, non capisco bene se ti lamenti del fatto che tutti vogliono fare gli scrittori o gli artisti o è se l'ambiente che frequenti, io sinceramente non trovo la situazione così grave, quello che dici lo diceva anche Bukowski, che tutti vogliono fare lo scrittore e nessuno il meccanico, ma a me sembra invece che tutti vogliano fare, almeno qui in provincia di treviso, lavori dove si guadagna tantissimo (tralasciamo le professioni mediatiche della velina e del calciatore) e sinceramente non conosco quasi nessuno che vuol fare lo scrittore (a parte il sottoscritto, ma quello è un'altra cosa), poeti e pittori sì ne conosco, ma scrittori pochi... e quei pochi sono abbastanza fuori di testa, ma proprio di loro, non artisticamente. Insomma, non so se ò capito bene quello che vuoi dire, ma mi sembra che tu sia delusa dell'ambiente e di quello che offre la scrittura, (per esempio,quando parli che dei libri pubblicati e scartati non ci sono grosse differenze o che ài sognato di fare lo scrittore), io questo non lo so, perchè non lavoro in una casa editrice e quindi non posso offrire un parere o un'idea, ameno che non vuoi dire che appunto sono tutti mediocri...se non c'è nessuna differenza! io sinceramente non mi sento derubato della poesia e della scrittura, qui proprio non capisco cosa vuoi dire...trovo invece che ci sono in giro gran bei libri, è vero che le librerie rigurgitano di novità, ma ci sono anche un mucchio di classici, Einaudi nel 2005 à pubblicato quasi tutti i romanzi di Dostoevskji (ops!) e penso che qualcuno li leggerà, se li ànno pubblicati. In quanto alla gloria del poeta, non capisco bene cosa vuoi dire...forse che stephen king o la Rowling non godono della gloria del poeta? mi sembra che abbiano molto carisma, non come d'Annunzio, che lui si poteva dire di vivere in un 'epoca in cui la scrittura aveva la sua importanza storica anche come vero e proprio mezzo di comunicazione, o visto che citi il barocco, mi sembra che in quell'epoca gli scrittori erano molto ricercati, sopratutto se sapevano ricoprire di vituperi artistici i rivali dei signorotti che li proteggevano, ma mi sembra che anche oggi sia così, vedi in certi campi del giornalismo cartaceo o televisivo, insomma, su con la vita e visto che ò inziato con Bukowski, ricordati quello che diceva appunto Bukowski, ma cosa vuole uno scrittore? Uno scrittore vuole una stramaledetta insegna luminosa con il suo nome scitto sopra accesa all'inferno? Ma quanti ànno effettivamente il coraggio di fare gli scrittori 'maledetti', facendo gli impiegati di banca? (Kafka lo era e mi sembra abbia una certa fama anche oggi), dostoievski invece è stato anche a un pelo della morte sul patibolo e poi è stato graziato, più maledetto di così...ciao sorridi alla vita
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