"Angeli e Demoni", il primo-ultimo thriller di Dan Brown, è un romanzo di fantascienza. Interessante: sono un lettore di vecchia data di questo genere e posso assicurare che si tratta di pessima fantascienza: buona per dilettare chi non ha mai letto nulla di questo genere e ritiene che l'idea di far esplodere una bomba all'antimateria al centro di Roma sia originale e grandiosa.
Inutile dire che in Urania si sono viste tonnellate di fantascienza più fantasiosa, profonda, intelligente e meglio documentata. Ma tanto il libro non è destinato a chi è cresciuto leggendo quei libercoli bianchi col tondino rosso che uscivano in edicola ongi settimana.
Si potrebbe parlare per ore degli svarioni del libro, piuttosto, il punto su cui avrei il piacere di dissertare è il seguente: il significato "esoterico" dell'antimateria.
Allora, tralasciamo pure il fatto che un buon scrittore di fantascienza dovrebbe avere una buona conoscenza della fisica e Brown mi sembra non ne capisca granché. E' convinto di poter immagazzinare una piccola quantità di antimateria in un recipiente nel quale sia stato fatto il vuoto, tenendola sospesa su un campo magnetico. Questo sarebbe possibile se l'antimateria avesse proprietà magnetiche. Non ne ha, più di quanto ne avrebbe qualsiasi tipo di banalissima materia.
D'altronde, precedentemente, Brown aveva spiegato come, nel processo di fabbricazione delle particelle, materia e antimateria venissero separate utilizzando appunto dei campi magnetici: avendo proprietà "opposte", materia e antimateria si sarebbero subito dirette ai poli opposti del campo. In realtà ad essere "opposte", sono le cariche elettriche delle particelle subatomiche che compongono materia e antimateria, ma gli atomi nel loro complesso sono perfettamente neutri.
Il punto è che Brown gioca sul concetto di "opposto" senza approfondirlo più di tanto. In un discorso, Langdon mette in correlazione materia ed antimateria con bene e male, luce e e tenebre, yang e yin. Citando la Genesi, afferma che Dio avrebbe creato la luce e le tenebre, il cielo e la terra, il paradiso e l'inferno, dunque intendendo la creazione in quanto opposizione di contrari (e qualcuno per favore gli spieghi che Dio creò la luce nelle tenebre e non la luce e le tenebre, e giacché c'è gli spieghi che nella Genesi non si parla mai di Paradiso e Inferno).
Brown confonde insomma il contrario, il simmetrico, l'opposto e il complementare. Materia e antimateria sono simmetrici, yin e yang sono complementari, male e bene opposti (e anche qui ci sarebbe da dire, si veda il concetto di male in Sant'Agostino). La sua conoscenza della fisica, dlela religione, della filosofia, le sue analogie e metafore, sono talmente dozzinali che desta scalpore il successo che i suoi libri hanno in tutti i paesi del mondo...
A chi ha voglia di leggere della buona fantascienza: perché non un bel racconto di Asimov o un romanzo di Clarke? |